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Lunghezza12 km
Durata 3,00 ore
Dislivello 975 slm
Altitudine raggiunta quota 1.410 m
Partenza Casotto di Pedemonte
Arrivo
Malga Croier
Periodo sconsigliato
Inverno
Consigli Attrezzatura
Pedule da trekking leggere
Opportuna scorta d'acqua
Percorribile con ciaspole d'inverno
Note sul percorso
Dove posso parcheggiare?
Dopo aver preso la strada direzione Lastebasse - Folgaria, si arriva alla cava a Casotto, qui si può mettere l’auto lungo la strada in piccolo parcheggio e salire a piedi fino alla chiesa, oppure salire in auto e posteggiarla vicino alla piazza (chiesa). Appena superata la chiesa, all'altezza della fontana trovate il segnavia del sentiero 611 CAI.
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Di questo storico sentiero è rimasta solo la parte intermedia, oggi divenuta una strada asfaltata, per tal motivo dal punto di vista escursionistico è di minor interesse rispetto al passato. Un tempo il sentiero era di grande importanza in quanto i Casottani salivano e scendevano questo sentiero per portare le loro bestie nelle malghe; inoltre sui tornanti scivolavano le slitte cariche di fieno, legna e carbone prodotti sul Monte Croier e venduti poi in pianura.
Si parte da Casotto di sopra (quota 435 m), più avanti della chiesa in Via San Giovanni Nepomuceno troviamo una stupenda fontana a due piani. Prima di questa (quasi di fronte ad essa) prende avvio il vecchio sentiero selciato (tabella CAI 611) che dopo alcuni tornanti va a congiungersi con la nuova strada asfaltata (quota 520 m).
Continuiamo in forte pendenza su questa strada fino a giungere e ad attraversare una galleria chiamata dai locali "la Scafa”; un tempo il sentiero correva sotto la galleria su roccia intagliata nella parete. Appena dopo il tunnel raggiungiamo il Baito Meneghin (quota 776 m) ora in cattive condizioni. La strada ci porta in leggerissima pendenza attraverso la Val Torra e sul lato opposto della valle si nota la storica mulattiera di San Pietro “la Singèla”. A quota 850 m lasciamo la strada e prendiamo l’antica mulattiera (segnalata con tabella CAI), all’inizio poco marcata, poi più larga ed evidente. Il sentiero ora si fa ripido ed impegnativo, sfiorando luoghi panoramici e guadagnando velocemente quota. E’ la parte mediana del percorso, sicuramente la più emozionante, dove godiamo di un vasto panorama sulla Val d’Astico e sul solco della Val Torra, fino a raggiungere con la nostra vista Arsiero e il Summano. Anche la vegetazione cambia ed incontriamo i primi faggi, qualche pino silvestre, salici e mughi.
Arrivati a quota 1.096 m, ci inseriamo nuovamente sulla nuova strada forestale rendendoci conto che oltre ad un antico sentiero scompare un documento sulla storia della nostra Valle. Dopo quota 1.150 m tra i faggi si vedono i primi pecci (abeti rossi). A questo punto il grosso della fatica è fatta, siamo sul Croier e sull’altopiano di Luserna. Più avanti troveremo una sbarra e qualche metro più avanti la strada forestale Luserna – Bisele. La Malga Croier è di fronte a noi (quota 1.410).
di Gino Sartori
Fonti: Sui sentieri della Val d’Astico di Liverio Carollo Sentieri Val d’Astico e Altopiani Trentini- Sezione VIcentine C.A.I. - www.itineraritrekking.com -
La descrizione del sentiero è indicativa, lo scopo è di invogliare l'escursionista a percorrerlo. Consigliamo, per evitare di imbattersi in errori, di farsi accompagnare da persone del posto o da apposita guida.
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